BIENNALE D’ARTE DI VIGEVANO
 8/04 – 31/05 2024

Siamo abituati alle urla, al sensazionalismo e agli shock; ci hanno costretti ad apprezzare, a volte anche ricercare, ciò che faccia rumore, che riempia la mente e opprima lo spirito. Siamo la generazione degli schermi, dei social, dellesibizionismo, del purché se ne parli: noi no.
Facciamo parte di unaltra categoria, siamo artisti e creativi, menti libere, lontane dalla manipolazione sociale, siamo arditi attori di un tempo nuovo, forse non è lo stesso in cui siamo inseriti ma tu ne fai parte: siamo tanti.

Con questa premessa nasce la prima edizione della Biennale dArte di Vigevano, dal titolo evocativo I Sussurri dellArte – Blocca il rumore per sbloccare il Futuro. Fermati. Respira. Ascolta leco dei sussurri della tua anima e poi osserva. LArte non è solo una parola, lArte non sono solo oggetti scenici o di valore, lArte non è solo lespressione di un tempo, presente o passato che sia. LArte evoca il Futuro. Siamo votati ai progetti futuribili, vogliamo vedere il baluginio, brillante e sensibile, della felicità presente nei tuoi occhi camminando in quello che, ora, è il nostro Castello dellArte.

L’Arte serve a questo, a colmare delle mancanze e a dare delle risposte, a far sorridere e a lasciare attoniti, a volte impietriti. LArte sussurra e noi con lei. Sussurrare è un verbo palesemente onomatopeico, avrai sicuramente fatto caso alle sale gremite di persone in cui tutti sussurrano per paura di essere sentiti, beh, ogni suono sibilante viene amplificato nelletere e dalla stessa etere viene compreso. Sussurra e verrai ascoltato.

Questa Biennale vuole essere la Biennale della comprensione e del dialogo, dellinterazione, dellinclusività, della commistione delle arti, del gioco. I Sussurri dellArte” è un’esperienza che non potrai dimenticare. Ti ricorderai degli artisti, di tutti, ti ricorderai di aver parlato con personaggi che non avresti mai pensato di incontrare, ti guarderai attorno e saprai di poterci tornare ogni volta che vorrai perché questo progetto nasce per crescere, nasce per rimanere, nasce per essere accessibile in quel rombo” che per Dante è sempre e solo un sussurro.